Funzione della Scuola
FUNZIONE DELLA SCUOLA
La scuola rappresenta un’istituzione fondamentale per la formazione
dell’individuo. Contribuisce all’arricchimento del patrimonio delle conoscenze e delle abilità, al miglioramento
dell’inserimento sociale, alla valorizzazione della personalità.
È luogo di socializzazione ed apprendimento, inserito in un sistema variegato
di “agenzie formative”: famiglia, parrocchia, ludoteca, biblioteca, associazione sportiva..
Per ottenere un risultato eccezionale sulla formazione degli individui,
è necessario che tutte le istituzioni svolgano compiti coerenti, coordinati all’interno di un unico progetto formativo.
Spesso accade, però, che gli obiettivi educativi sono in contraddizione tra loro.
La scuola è una di quelle istituzioni maggiormente soggette a variazioni,
cambiamenti, riforme. È vero, rappresenta un aspetto importantissimo delle scienze sociali, e come tale deve adattarsi all’uomo
ed al suo continuo modificarsi nella società.
Però è necessario che assumi più stabilità. E forse, più che cambiare
voti in condotta, medie necessarie per il superamento dell’anno scolastico ecc.. bisognerebbe incanalare le energie
sulla ricerca di un’educazione adeguata, che sia al passo con gli anni.
Sono una ragazza del quinto liceo. Ero
innamorata della mia scuola. Ma in pochi anni questo mio sentimento è cambiato. Non c’entra lo stile di apprendimento,
non c’entrano le riforme.. vedo solo tanta violenza, tanta maleducazione!
Sono i giovani che fanno la scuola.
Mi dispiace per coloro che non hanno ambizione, che non nutrono la voglia di imparare, di sforzarsi per essere una persona
migliore, di riuscire in un mestiere che viene dal cuore…
C’è una crisi sociale. Solo pochi
sanno gestirla.
Io confido nella scuola, perché a me
ha dato tanto.
Dunque la scuola è un puzzle: interazione tra stili d’insegnamento
ed apprendimento, e stili educativi. Al fine di costruire una sintesi “creativa” tra dimensione
cognitiva, emotiva e relazionale.
- Nello stile d’insegnamento competitivo, i ragazzi sono passivi rispetto all’insegnamento, con carenza di
attenzione e concentrazione. La classe non è produttiva e le relazioni entrano in conflitto. Si presenta diffidente nei confronti
dell’insegnante, interessato principalmente ad ottenere disciplina e attenzione. Si viene così a creare un muro difensivo
tra docente e alunni. I rapporti sono “chiusi”.
Questo è, probabilmente, uno dei motivi per cui la scuola e la società
sono afflitte dalla crisi.
- Lo stile d’insegnamento cooperativo, invece, è quello funzionale alla costruzione di una dimensione cognitiva
– emotiva - relazionale. L’insegnante è colui che riconosce gli stili comportamentali dei suoi alunni; studia
bene i diversi metodi di studio e di apprendimento, agendo di conseguenza; cerca di operare al fine di costruire cooperazione
tra individui con capacità diverse; prova a sviluppare, in ogni soggetto, le tre istanze (cognitiva, emotiva, relazionale).
L’interazione tra docente e alunni avviene in maniera costruttiva, educativa, matura. La parola svolge un ruolo di fondamentale
importanza nella mediazione.. Con questo metodo, l’alunno conquista maggiore coscienza e consapevolezza di sé.
Se svolto bene, questo stile d’insegnamento lascia i suoi buoni
frutti. È una risposta adeguata ai disagi relativi all’ambiente scolastico.
- Diversità dei metodi di studio e apprendimento:



- Lo stile educativo autorevole è proprio dell’insegnante che mostra comprensione
e interesse per i suoi allievi attraverso l’incoraggiamento, riprendendone, tuttavia, con autorevolezza le condotte
inadeguate. Gli insegnanti con queste caratteristiche si pongono come guida che indica il cammino, ma che lascia liberi gli
alunni di sperimentare e di agire, senza timore degli errori.
- Lo stile educativo permissivo è contraddistinto da una mancanza
di autorevolezza da parte dell’insegnante, il quale rinuncia a porre regole e vincoli agli alunni.
- Lo stile educativo autoritario è caratterizzato da un’assunzione
di responsabilità forte da parte dell’insegnante, che lascia scarsa autonomia decisionale agi alunni. Il docente non
promuove un dialogo costruttivo con i ragazzi. Inoltre, alcuni atteggiamenti e comportamenti dell’insegnante possono
risultare eccessivamente rigidi e generare nell’alunno sentimenti di disagio.
Come abbiamo visto, lo stile educativo autorevole si sposa bene con lo
stile di insegnamento cooperativo.
Personalmente, in quest’ultimo
anno di studi ho avuto la fortuna di conoscere una nuova metodologia di apprendimento, adottata dal professore della materia
del mio indirizzo.
Posso finalmente affermare
che non solo conosco argomenti, ma sono anche capace di utilizzare strumenti che arricchiscono il mio bagaglio di competenze.
Siamo piacevolmente immersi in un mondo informatico e tecnologico e, proprio a scuola, ho imparato ad applicare le mia abilità
informatiche alle diverse materie. DIVERTENDOMI. Non a caso nella scuola dell’infanzia i bambini sono curiosi, impazienti
di imparare nozioni e competenze… perché lo fanno in maniera piacevole! Anche a me sembra di esser tornata all’asilo
per questo motivo.. Grazie all’aiuto e alla guida del professore, ho lavorato
attraverso mappe interattive, podcast da ascoltare in qualsiasi momento della mia giornata, per ripassare gli argomenti svolti
e trattati in classe. Sono davvero soddisfatta della costruzione di un sito di classe e di un sito individuale. Il professore,
attraverso i suoi metodi (Task-based Approach: approccio orientato all’azione, Approccio Umanistico, Teoria delle Intelligenze Multiple/VAK) mi ha trasmesso il piacere di ricercare
ed imparare. Mi ha dato modo di esprimere la parte creativa nascosta dentro me. Attraverso l’ascolto in classe di podcast
su argomenti davvero interessanti, ma soprattutto attuali, ho conosciuto professori e dottori di notevole rilevanza! Porterò
con me sempre ciò che il professore mi ha lasciato.. Emiliana
|