Emily
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Funzione della Scuola

FUNZIONE DELLA SCUOLA

La scuola rappresenta un’istituzione fondamentale per la formazione dell’individuo. Contribuisce all’arricchimento del patrimonio delle conoscenze e delle abilità, al miglioramento dell’inserimento sociale, alla valorizzazione della personalità.

È luogo di socializzazione ed apprendimento, inserito in un sistema variegato di “agenzie formative”: famiglia, parrocchia, ludoteca, biblioteca, associazione sportiva..

Per ottenere un risultato eccezionale sulla formazione degli individui, è necessario che tutte le istituzioni svolgano compiti coerenti, coordinati all’interno di un unico progetto formativo. Spesso accade, però, che gli obiettivi educativi sono in contraddizione tra loro.

La scuola è una di quelle istituzioni maggiormente soggette a variazioni, cambiamenti, riforme. È vero, rappresenta un aspetto importantissimo delle scienze sociali, e come tale deve adattarsi all’uomo ed al suo continuo modificarsi nella società.

Però è necessario che assumi più stabilità. E forse, più che cambiare voti in condotta, medie necessarie per il superamento dell’anno scolastico ecc.. bisognerebbe incanalare le energie sulla ricerca di un’educazione adeguata, che sia al passo con gli anni.

 

Sono una ragazza del quinto liceo. Ero innamorata della mia scuola. Ma in pochi anni questo mio sentimento è cambiato. Non c’entra lo stile di apprendimento, non c’entrano le riforme.. vedo solo tanta violenza, tanta maleducazione!

Sono i giovani che fanno la scuola. Mi dispiace per coloro che non hanno ambizione, che non nutrono la voglia di imparare, di sforzarsi per essere una persona migliore, di riuscire in un mestiere che viene dal cuore…

C’è una crisi sociale. Solo pochi sanno gestirla.

Io confido nella scuola, perché a me ha dato tanto.

 

Dunque la scuola è un puzzle: interazione tra stili d’insegnamento ed apprendimento, e stili educativi. Al fine di costruire una sintesi “creativa” tra dimensione cognitiva, emotiva e relazionale.

  • Nello stile d’insegnamento competitivo, i ragazzi sono passivi rispetto all’insegnamento, con carenza di attenzione e concentrazione. La classe non è produttiva e le relazioni entrano in conflitto. Si presenta diffidente nei confronti dell’insegnante, interessato principalmente ad ottenere disciplina e attenzione. Si viene così a creare un muro difensivo tra docente e alunni. I rapporti sono “chiusi”.

Questo è, probabilmente, uno dei motivi per cui la scuola e la società sono afflitte dalla crisi.

 

  • Lo stile d’insegnamento cooperativo, invece, è quello funzionale alla costruzione di una dimensione cognitiva – emotiva - relazionale. L’insegnante è colui che riconosce gli stili comportamentali dei suoi alunni; studia bene i diversi metodi di studio e di apprendimento, agendo di conseguenza; cerca di operare al fine di costruire cooperazione tra individui con capacità diverse; prova a sviluppare, in ogni soggetto, le tre istanze (cognitiva, emotiva, relazionale). L’interazione tra docente e alunni avviene in maniera costruttiva, educativa, matura. La parola svolge un ruolo di fondamentale importanza nella mediazione.. Con questo metodo, l’alunno conquista maggiore coscienza e consapevolezza di sé.

Se svolto bene, questo stile d’insegnamento lascia i suoi buoni frutti. È una risposta adeguata ai disagi relativi all’ambiente scolastico.

 

  • Diversità dei metodi di studio e apprendimento:

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  • Lo stile educativo autorevole è proprio dell’insegnante che mostra comprensione e interesse per i suoi allievi attraverso l’incoraggiamento, riprendendone, tuttavia, con autorevolezza le condotte inadeguate. Gli insegnanti con queste caratteristiche si pongono come guida che indica il cammino, ma che lascia liberi gli alunni di sperimentare e di agire, senza timore degli errori.
  • Lo stile educativo permissivo è contraddistinto da una mancanza di autorevolezza da parte dell’insegnante, il quale rinuncia a porre regole e vincoli agli alunni.
  • Lo stile educativo autoritario è caratterizzato da un’assunzione di responsabilità forte da parte dell’insegnante, che lascia scarsa autonomia decisionale agi alunni. Il docente non promuove un dialogo costruttivo con i ragazzi. Inoltre, alcuni atteggiamenti e comportamenti dell’insegnante possono risultare eccessivamente rigidi e generare nell’alunno sentimenti di disagio.

 

Come abbiamo visto, lo stile educativo autorevole si sposa bene con lo stile di insegnamento cooperativo.

 

Personalmente, in quest’ultimo anno di studi ho avuto la fortuna di conoscere una nuova metodologia di apprendimento, adottata dal professore della materia del mio indirizzo.

Posso finalmente affermare che non solo conosco argomenti, ma sono anche capace di utilizzare strumenti che arricchiscono il mio bagaglio di competenze. Siamo piacevolmente immersi in un mondo informatico e tecnologico e, proprio a scuola, ho imparato ad applicare le mia abilità informatiche alle diverse materie. DIVERTENDOMI. Non a caso nella scuola dell’infanzia i bambini sono curiosi, impazienti di imparare nozioni e competenze… perché lo fanno in maniera piacevole! Anche a me sembra di esser tornata all’asilo per questo motivo..  Grazie all’aiuto e alla guida del professore, ho lavorato attraverso mappe interattive, podcast da ascoltare in qualsiasi momento della mia giornata, per ripassare gli argomenti svolti e trattati in classe. Sono davvero soddisfatta della costruzione di un sito di classe e di un sito individuale. Il professore, attraverso i suoi metodi (Task-based Approach: approccio orientato all’azione, Approccio Umanistico, Teoria delle Intelligenze Multiple/VAK) mi ha trasmesso il piacere di ricercare ed imparare. Mi ha dato modo di esprimere la parte creativa nascosta dentro me. Attraverso l’ascolto in classe di podcast su argomenti davvero interessanti, ma soprattutto attuali, ho conosciuto professori e dottori di notevole rilevanza! Porterò con me sempre ciò che il professore mi ha lasciato.. Emiliana